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Martedì, 19 Marzo 2024

La nostra storia

 

 

Durante la metà dell’800 nascono, con scopi di assistenza e beneficenza, le prime Società di Mutuo Soccorso. All’inizio del ‘900 il movimento associativo inizia a svilupparsi grazie alla costituzione delle prime Case del Popolo e di alcuni Circoli ricreativi, culturali e sportivi.

Il ventennio fascista coincide con la chiusura o la trasformazione in Case del Fascio di quasi tutte le strutture dell’associazionismo nazionale.

Solo con la Liberazione rinasce per i cittadini la possibilità di auto-organizzarsi in associazioni politiche, culturali, sportive e ricreative. Matura così l’idea di un organismo nazionale che raccolga tutti i Circoli, le Case del Popolo e S.M.S., che si riconoscono negli ideali e nei valori democratici.

Nel 1957 a Firenze la convenzione nazionale, si approva lo Statuto della costituenda Associazione Ricreativa Culturale Italiana. L’Arci si apre alle nuove generazioni: inizia in questi anni il lavoro culturale vero e proprio, con la costituzione di associazioni in settori specifici dell’attività culturale e ricreativa. Nel 1967 giunge il riconoscimento ministeriale.

Gli anni che vanno dal 1968 al 1971 sono segnati dall’atteggiamento critico dell’Arci nei confronti dell’industria culturale, nascono e prendono piede idee nuove nel cinema, in campo teatrale e nei doposcuola alternativi. Il “golpe” cileno, la battaglia referendaria per il divorzio e le grandi campagne politiche di impegno civile e di solidarietà sono il tema dominante del periodo 1971-1978: migliaia sono le manifestazioni organizzate dai Circoli e dalle Case del Popolo.

Negli anni ’80 si registrano una serie di cambiamenti: nascono nuovi soggetti associativi (Lega Ambiente, Arciragazzi, Arci Donna, Arci Gola, Arci Media, Arci Gay e altri ancora) accanto a quelli tradizionali (Arci Caccia, Arci Pesca e Uisp). Nel 1987, poi, l’associazione si trasforma in Confederazione di Associazioni Autonome, tramite la nascita di Arci Nova, che raccoglie l’eredità della vecchia Arci.

Il rinnovamento all’indomani del crollo del “socialismo reale” si concretizza nell’Arci con la riunificazione dei tanti settori di impegno sociale e di solidarietà con la tradizione di vita democratica e di rapporti di mutualità su cui vivono i circoli. Inizia il percorso che porta nel 1996 alla costituzione di Arci Nuova Associazione.

Oggi l’Arci dispiega il proprio “fare” soprattutto contro le guerre e a sostegno delle sue vittime, nell’integrazione degli immigrati, nella promozione dei valori della solidarietà contro l’egoismo sociale, nella promozione della cultura e di nuovo associazionismo, nella partecipazione attiva a Banca Etica, nel Forum del Terzo Settore, nei movimenti per la pace e contro la globalizzazione selvaggia, nel sostegno all'Antimafia Sociale.

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