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Venerdì, 19 Aprile 2024

Convenzioni

Qui trovate le convenzioni locali riservate ai soci ARCI. Sul sito di ARCI Nazionale tutte le convenzioni nazionali per musei, riviste e altro.

Arci 8 FACCE 2020 01

Arci 8 FACCE 2020 02

Legalita'

L’impegno antimafia dell’ARCI si è fortemente sviluppato negli ultimi venticinque anni, dopo le stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio del 1992 in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e le loro scorte. Nel 1994 ARCI Sicilia lanciò l’idea di realizzare una “Carovana Antimafia”, un viaggio nella regione per non far perdere lo spirito di ribellione al fenomeno mafioso manifestato dai siciliani dopo quei sanguinosi attentati. La Carovana nacque da un’idea di Alfio Foti, allora presidente regionale dell’Associazione e di Rita Borsellino, sorella di Paolo. Dopo la Carovana, che da manifestazione regionale è diventata poi nazionale e da cinque anni addirittura internazionale, l’ARCI è tra i protagonisti, con il suo Presidente Tom Benetollo, della nascita di “Libera” un coordinamento di associazioni contro la mafia. Nel 1996 grazie all’impegno di “Libera” e al carisma del suo portavoce don Luigi Ciotti, vengono raccolte in tutta Italia oltre un milione di firme per chiedere al Parlamento di redigere una legge per la confisca dei beni appartenuti ai mafiosi, una proposta di Pio La Torre, storico sindacalista siciliano e segretario del PCI dell’isola che venne assassinato in un agguato mafioso il 30 aprile 1982. Il Parlamento varerà quindi la “Legge La torre – Rognoni”, che prevede la concessione di beni ed immobili confiscati alla criminalità organizzata, a cooperative sociali per un riutilizzo che crei economia pulita. Sulla spinta di questo provvedimento nascerà a Corleone, nel 2000, la Cooperativa “Lavoro e non solo” della quale l’ARCI sarà tra i suoi sostenitori. La cooperativa attualmente gestisce 58 ettari di terra a Corleone, 72 ettari nel territorio di Monreale, 19 ettari a Canicattì, oltre ad un laboratorio di lavorazione dei legumi e la vecchia casa della famiglia Grizzaffi, oggi Casa Caponnetto, confiscata alla famiglia di Totò Riina. In quella casa, ogni estate dal 2008, alloggiano centinaia di giovani volontari del progetto “LiberArci dalle Spine” che scelgono di affiancare i soci della Cooperativa nell’attività agricola. “LiberArci dalle Spine” è un progetto che dal 2004 ARCI Toscana, con la collaborazione della Regione Toscana, realizza per promuovere la partecipazione dei giovani ai campi di lavoro e conoscenza in Sicilia, organizzati presso la “Lavoro e non solo”. Questo progetto rappresenta un’occasione straordinaria di diffusione della cultura della legalità e del senso civico in luoghi dove la mafia ha spadroneggiato e dove oggi è più che mai necessario rimettere in piedi una società basata sulla giustizia e sulla legalità. In Sicilia i campi vengono realizzati a Corleone, Monreale e Canicattì, nei terreni confiscati alla mafia (L. 109/96) e affidati dal Consorzio Sviluppo e Legalità e dal Comune di Canicattì alla Cooperativa. Altri campi di lavoro e conoscenza sono realizzati da ARCI in Calabria, Campania e Puglia, mentre in altre regioni d’Italia si svolgono i “Laboratori della Legalità”, utili per approfondire un fenomeno, quello mafioso, che oramai non riguarda più solo il sud d’Italia. Nel 2015 hanno partecipato ai campi circa mille ragazzi, impiegati con i soci della Cooperativa nella raccolta dei pomodori, nella vendemmia e nella sistemazione dei terreni. Dalle statistiche risulta che ogni anno circa il 70% dei partecipanti è costituito da donne, la maggior parte di loro tra i 17 e i 24 anni. Non si tratta in maggioranza di iscritti ARCI, anzi, moltissimi ragazzi provengono dal mondo Scout o da altre associazioni. Durante i campi si svolgono anche momenti di formazione con Rita Borsellino, don Luigi Ciotti, Giovanni Impastato, Pino Maniaci di “TeleJato” e altri personaggi della società civile impegnati tutti i giorni nella lotta alla criminalità organizzata. L’esperienza di ARCI Terni nel campo dell’antimafia sociale nasce con il progetto “LiberArci dalle Spine – Terni” nel gennaio 2009, quando nella Biblioteca comunale l’ARCI organizza un dibattito con Maurizio Pascucci, coordinatore del progetto toscano e la sera stessa una cena con i prodotti delle cooperative di “Libera” presso il Circolo di Prisciano. Dopo quella serata, anche a Terni inizia un percorso, insieme a singoli ed associazioni, per promuovere la nascita del comitato locale di “Libera”. Il comitato ternano ARCI, insieme alla sezione soci Unicoop di Amelia, alla CGIL e ad altre piccole realtà locali, inizierà a promuovere incontri nelle scuole e nei Circoli per favorire la partecipazione ai campi corleonesi. Dall’estate del 2009 partiranno infatti i primi volontari umbri per Corleone e dal 2011 l’ARCI di Terni gestirà la partecipazione delle ragazze e dei ragazzi della regione, ampliando anche le attività di antimafia sociale incentrandole sulla conoscenza delle infiltrazioni malavitose nel territorio e con iniziative insieme ai comuni di Narni e Amelia. In modo particolare a Narni sono in atto una serie di iniziative per ricordare in ogni Circolo un giornalista morto per mano mafiosa. Nel 2012 la Sala del Circolo “Il Parco dei Pini” di Narni Scalo è stata intitolata alla memoria di Peppino Impastato, poi nel 2013, in occasione del passaggio della “Carovana Antimafia” in Umbria, il Circolo di San Liberato ha dedicato il proprio salone polivalente a Mauro Rostagno. Negli anni sono state poi intitolate altre sale, quella del Circolo di “Cigliano” a Giancarlo Siani, quella di “Fiaiola” a Giovanni Spampinato e la Sala di “Testaccio” alla memoria di Pippo Fava. Da quest’anno poi nei circoli narnesi è possibile trovare i prodotti “Fior di Corleone”, un consorzio che riunisce i produttori onesti del territorio corleonese. Nel 2012, tramite il “progetto Memoria” del Ce.S.Vol. di Terni, abbiamo realizzato un documentario dal titolo “Lavoro e non solo, una storia di antimafia”, video realizzato a Corleone durante lo svolgimento di un campo di lavoro e conoscenza, nel quale viene illustrata l’attività della cooperativa e tutte le iniziative sociali legate all’impegno dell’ARCI e di altri soggetti nel difficile contesto corleonese. Nel 2015 i ragazzi della “Casa del Sole” di Amelia hanno partecipato ad un Campo della Legalità insieme ai loro coetanei francesi di Joigny, cittadina gemellata con il comune umbro.  Qui la testimonianza di Giulia e Elisa, due giovanissime volontarie ternane che hanno preso parte ad un campo antimafia nel luglio 2016. 

Nel 2017 e nel 2018 i ragazzi ospitati nella nostra Comuità per minori stranieri non accompagnati "Il Tiglio" di Ferentillo hanno partecipato ai campi a Corleone (qui la testimonianza di Bassirou). A settembre 2019 Calogero Parisi è stato nuovamente nostro ospite presso il Circolo di Ponte San Lorenzo per una "Cena della Legalità" dove sono stati raccolti fondi per la Cooperativa e presentati i nuovi prodotti (pasta, ceci, lenticchie...). Il 22 novembre 2019 abbiamo presentato a Terni il libro "Don Peppe Diana e la caduta di Gomorra" di Luigi Ferraiuolo.

casasole palermo

Arci Ragazzi Amelia a Palermo con Calogero Parisi (Pres. Coop. "Lavoro e non solo") e Rita Borsellino

Politica della Qualità

 Arci Terni                  Politica della Qualità

La Direzione dell’Associazione ARCI SOLIDARIETÀ TERNI ODV ETS e ARCI APS COMITATO PROVINCIALE TERNI dichiara i propri intendimenti ad operare secondo un Sistema di Gestione per la Qualità che prevede la disposizione di risorse umane, strumentali ed economiche finalizzate al perseguimento di obiettivi strategici e di miglioramento, nel pieno rispetto della propria attività di promozione dei valori della solidarietà, dell’impegno sociale e della multiculturalità (nel rispetto di quanto previsto nello Statuto dell’ARCI nazionale, parte integrante del presente documento).

Per progettare i servizi e soddisfare i requisiti viene analizzato e monitorato il contesto, definite le strategie, attuato con continuità il Sistema Qualità conforme alla ISO:9001 e viene definita e partecipata la politica per condurre l’Associazione verso il miglioramento continuo. A questo scopo, l’associazione riesamina periodicamente e monitora costantemente l’analisi dei rischi e delle opportunità, le parti interessate e i relativi requisiti.

I principi stabiliti documenti di sistema, nonché le modalità applicative perseguite da procedure e/o istruzioni operative costituiscono linee guida osservate da tutto il Personale che opera sotto stringente controllo della Direzione. A tal proposito la stessa Direzione attraverso questo documento diffuso a tutte le funzioni interne e a quanti interagiscono con le sue attività, rende noto l’impegno profuso nel perseguimento dei seguenti obiettivi:

● Il radicamento dell’Arci nel contesto territorio locale è presidio dell’interesse generale della comunità e favorisce la coesione sociale e la mediazione dei conflitti. Le collaborazioni con le istituzioni del territorio e con altre realtà dell’associazionismo rafforzano le politiche pubbliche di protezione e promozione sociale.

● Le relazioni significative con tutti i soggetti i cui interessi, a vario titolo, sono coinvolti nell’attività dell’Arci, hanno consentito di individuare con esattezza gli stakeholders in funzione della relazione di scambio che intrattengono con essa e del livello di influenza che ne deriva. In funzione del processo di rendicontazione sociale l’Associazione s’impegna a coinvolgere gli stakeholders con iniziative di tipo informativo e consultivo, di dialogo e di partnership.

● Le risorse che interagiscono all’interno dell’Associazione e che con il loro operato contribuiscono direttamente a garantire la continuità di azione ed il perseguimento delle “mission”, sono adeguatamente informate, formate e sensibilizzate sul ruolo ricoperto, compiti e responsabilità assegnati, nel pieno rispetto del contratto/rapporto di lavoro instaurato ed in linea con strategie ed obiettivi dell’Associazione.

● Le attività di comunicazione della Direzione si avvalgono di diversi strumenti e linguaggi utili a diffondere all’interno come all’esterno le informazioni sulle attività svolte, mirando a sensibilizzare la base sociale e l’opinione pubblica sulle tematiche di interesse dell’Arci. La comunicazione interna è favorita a tutti i livelli di funzione con il fine di incoraggiare la partecipazione nel dare piena e concreta attuazione agli obiettivi dei percorsi intrapresi, così come la condivisione di problematiche e loro risoluzione, a garanzia di un’efficace gestione di coordinamento delle risorse umane, a vario titolo, coinvolte.

● La realizzazione di un Sistema di gestione per la Qualità, ha permesso di avviare un processo di miglioramento continuo nel tempo. La diffusione di metodologie e/o standard operativi, da seguire nelle attività di sviluppo dei servizi, conferisce alla pianificazione un’adeguata articolazione di tutte le proprie fasi. Il controllo delle attività suddette è l’obiettivo concreto per assicurare il corretto ed efficiente management amministrativo ed operativo dei servizi erogati alla collettività.

● Tutte le attività sono gestite nel pieno rispetto delle normative cogenti applicabili al fine di prevenire infortuni e malattie professionali suoi luoghi di lavoro e di mantenere efficiente lo stato di attrezzature, strumenti e infrastrutture funzionali agli scopi dell’Associazione.

L'adeguatezza della Politica per la Qualità viene valutata dalla Direzione durante lo svolgimento del Riesame della stessa ed a fronte delle strategie complessive stabilite. La Politica per la Qualità viene comunicata, diffusa e resa disponibile a tutte le Parti interessate.

Terni, 16.06.2021                                                                                                              La Direzione Francesco Camuffo

Infanzia e adolescenza

Arci è da sempre impegnata nelle politiche rivolte ai bambini e agli adolescenti, per affermare una cultura del diritto all'educazione, alla socializzazione e al gioco, senza esclusioni dovute a diversità sociali, etniche, culturali e religiose, nel rispetto della Convenzione internazionale dell’infanzia.

Arci è un’associazione “naturalmente educativa”, che crede e lavora per la costruzione quotidiana della comunità educante, così come recita l’incipit del nostro Manifesto Pedagogico  (ci vuole un villaggio intero per educare un bambino). I nostri villaggi sono i nostri circoli, luoghi che rappresentano spazi qualificati e privilegiati per la promozione dell'intergenerazionalità, in cui bambini e ragazzi di diverse età possano incontrarsi al di fuori dei recinti e possano interagire con adulti e anziani, e viceversa, in una logica che moltiplica le possibilità di confronto e di scambio. La rete circolistica Arci, con il suo patrimonio di luoghi di attività, di relazioni, è una risorsa territoriale importante per promuovere occasioni di socialità e non necessariamente di “attività strutturate”, per non rincorrere la logica del riempire con “cose” (prodotti e proposte) il vuoto che la società propone verso le giovani generazioni.

In questi anni Arci Terni si è impegnata per aderire al progetto nazionale Arci sull’infanzia e per riproporre sul territorio lo sviluppo di questa cultura attraverso una serie di azioni e iniziative. Dal 2012 organizziamo nei nostri circoli il circuito di centri estivi “Gioca in Circolo” che ha visto coinvolti centinaia di bambini tra i Comuni di Narni, Terni, San Gemini. Lo scopo è quello di creare un’offerta educativa innovativa in grado di valorizzare le potenzialità sociali-culturali-ambientali del contesto in cui è inserito il circolo, attraverso il valore dell’educazione non formale propria dell’associazionismo.

 Arci Terni persegue da qualche anno sul territorio la promozione di una cultura valorialmente orientata al rispetto (e alla valorizzazione) delle differenze, al principio di interculturalità della nostra società, alla costruzione dei processi di integrazione. Le nostre azioni educative sono di conseguenza tutte ispirate da questi valori: dal progetto Scuola Mondo a cui lavoriamo da anni per favorire l’inserimento scolastico dei bambini nelle scuole ai laboratori interculturali per minori agli eventi che Arci ha realizzato (o a cui ha partecipato). Tra tutti ricordiamo “PIAZZA DEI POPOLI” manifestazione storica di Arci realizzata con il contributo della Regione Umbria, che negli ultimi anni è diventata una Festa interculturale per l’infanzia. 

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