Su ArciReport e sul sito di ARCI Nazionale continua la pubblicazione degli interventi dei Presidenti dei comitati all'assemblea nazionale svoltasi a Roma il 10 e 11 ottobre. Questa settimana il contributo del Presidente Francesco Camuffo di Arci Terni
L'Arci nel sud dell'Umbria ha da sempre un modello un po' autonomo rispetto alle regioni dell'Italia Centrale, alle 'regioni rosse': molti sono i circoli tradizionali, spesso nati accanto o per volontà delle sezioni del 'partito', qualche bocciofila, diverse associazioni tematiche più o meno giovanili, nessuna casa del popolo.
L'area ternana è caratterizzata dalle dinamiche industriali e operaiste per cui è conosciuta e riconosciuta all'esterno ma comprende in realtà una serie di sfaccettature sociali, culturali e ambientali che sono assolutamente meno conosciute. In questo contesto l'Arci ha trovato modo nei decenni di sviluppare il proprio progetto associativo assecondando un territorio complesso, come appena ricordato, dando modo al mondo della sinistra di esprimere il mutualismo e il bisogno di tempo libero attraverso, appunto, circoli tradizionali soprattutto nelle aree urbane, gestione di 'centri civici' pubblici e bocciofile nelle frazioni e nei territori rurali (soprattutto nel narnese e in parte nell'orvietano).
Per lungo tempo due sono stati i Comitati territoriali, Terni-Narni-Amelia e Orvieto, ma dall'ultimo Congresso è stato costruito un comitato unico a carattere provinciale, purtroppo proprio nel momento dell'abolizione delle province... ma l'elemento che probabilmente caratterizza la nostra associazione in questo territorio, a fronte di un tessuto associativo modesto in termini assoluti ma buono in termini di soci/popolazione, è la grande capacità progettuale che da sempre i comitati hanno espresso da Terni fino ad Orvieto: numerosi festival di musica, teatro, molta attività in carcere, tante esperienze significative per l'infanzia l'adolescenza e i giovani, la pace e l'ambiente. Dagli ultimi dieci anni sempre di più il tema della multiculturalità e dei progetti per richiedenti asilo ha permeato il lavoro quotidiano e l'impegno politico dell'associazione. Oggi sono sei i progetti SPRAR gestiti in forma consortile, oltre a quelli per l'emergenza sbarchi gestiti in maniera autonoma. Queste attività sono diventate la spina dorsale dell'associazione, cercando però una connessione permanente con il senso del nostro tessuto storico. In buona sostanza la sfida del comitato è, in estrema sintesi, capire se è possibile passare da un modello politico associativo di case del popolo ad uno nuovo che traguardi 'case dei popoli', avendo come orizzonte di senso la relazione nuova tra culture.
In questo, tutto il tessuto dirigente e circolistico vive un grandissimo senso di appartenenza e orgoglio associativo e un po' di frustrazione per le difficoltà che negli ultimi anni si scontano nel sentirsi parte di una 'rete nazionale permanente'. Forse l'Assemblea dei Presidenti può essere un percorso utile a questo salto di qualità.
Francesco Camuffo, presidente Arci Terni
SABATO 7 NOVEMBRE Cena sociale al Circolo di "Guadamello S. Vito" a base di: Pappardelle al sugo di cinghiale, pollo con peperoni, tozzetti, castagne e vino novello. Parte dell'incasso sarà devoluto in beneficenza a Lorenzo. Prenotarsi al Circolo entro mercoledì 4 (tel. 338/4323602)
Piangiamo l'orrore di Parigi insieme al mondo intero.
Hanno colpito lì dove le persone stavano bene insieme. Dove c'era divertimento e spensieratezza. La musica, la cultura, lo sport, la convivialità. Noi non vogliamo farci sconfiggere dalla paura nè dalla follia del terrorismo. Oggi, noi dell'Arci, ci stringiamo attorno ai parigini. Convinti che dovremo continuare a coltivare e a difendere la cultura, la democrazia, la libertà, la laicità.
MERCOLEDI' 18 alle ore 17.30 PRESIDIO SOTTO LA PREFETTURA, PER LA PACE CONTRO IL TERRORISMO