Scade giovedì 16 aprile alle ore 14.00 il bando di Servizio Civile Nazionale.
Arci Servizio Civile Terni mette a disposizione tre progetti, due a Terni e uno ad Amelia, per un totale di 13 posti. I progetti sono tutti nell'ambito dell'educazione e promozione culturale.
Nello specifico, sono disponibili 4 posti nel progetto di Arci Terni GIOVANI INTEGRAZIONI, 4 posti nel progetto di Arciragazzi Terni OFFICINA SOCIALE e 5 presso Arciragazzi Amelia Casa del Sole con il progetto GIOCO STUDIO AVVENTURA.
Si possono leggere i progetti completi e scaricare la modulistica alla pagina www.arciserviziocivile.it
Il servizio civile è un'opportunità per i giovani e le giovani tra i 18 e i 29 anni non compiuti per un periodo di 12 mesi di avere un'esperienza di partecipazione civica attraverso il volontariato e l'associazionismo di promozione sociale, approfondendo i valori della pace, della non violenza, della solidarietà. In altri termini, è un modo per attuare i doveri costituzionali di difesa della Patria in
maniera non violenta.
È prevista un'indennità mensile di 433,80 euro.
Le domande di partecipazione devono pervenire entro il 16 aprile alle ore 14.00 presso Arci Servizio Civile Terni, via Benedetto Brin 113 - 05100 Terni
È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto. La presentazione di più domande comporta l'esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti.
Per ulteriori informazioni:
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tel. 0744.087577
cell. 3939212082
Buon compleanno a Pietro Ingrao, lo storico leader comunista raggiunge il 30 marzo il traguardo di un secolo di vita. Per anni parlamentare del PCI eletto a Terni, il legame forte con la nostra città è sottolineato dallo storico discorso tenuto da Ingrao come Presidente della Camera alle Acciaierie, per i trent'anni della Costituzione
Da Discorso alle Acciaierie di Terni - 10 febbraio 1978( 30 anni della Costituzione)
Credo che sia la prima volta nella storia d'Italia che un presidente della Camera dei deputati, su invito del Consiglio di fabbrica, viene a parlare della Costituzione della Repubblica dentro il grande capannone di un complesso siderurgico. (...) Credo ci sia una ragione di questa innovazione. Io parlo a gente non lontana dalla Carta costituzionale, non estranea, parlo a gente che sta alla radice delle norme solenni scritte in quella Carta; parlo a "fondatori", a "costituenti" (...) In questo legame profondo tra le parole, le norme della Costituzione e le masse operaie del nostro paese, riconosciuto da ogni storico serio, si esprime un fatto ancora più profondo, un travaglio, un cammino che ha visto via via il mondo operaio, più in generale il mondo del lavoro prendere nelle proprie mani, sempre con maggiore consapevolezza e portare avanti la rivendicazione, la bandiera della libertà, dei diritti civili, dello sviluppo del regime democratico(...)
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