All'interno della cornice floreale di "Orvieto in Fiore" ,Radiorvieto Web e Magazzino delle idee festeggiano insieme i loro rispettivi finali di stagione tornando a portare grande musica,sorrisi e bella energia nel cortile interno del Civico n.3 di Corso Cavour (la piazzetta antistante la Libreria Parole Ribelli)
IL MAGAZZINO DELLE IDEE & RADIO ORVIETO WEB
in collaborazione con "Orvieto in fiore" presentano
"L'IMPORTANTE E' FINIRE- Musica in Cortile
VENERDI' 6 GIUGNO
ore 17.00- Alice Sforza presenta "L'Inventafiabe" (Workshop per bambini 6-11 anni , partecipazione a offerta; a cura dell' Ass. Cult. "VIVA", Orvieto)
dalle ore 22.00
Les Cerveaux Maléfiques (musicisti-attori in acustica version)
Elena no (Tributo a Lucio Battisti)
SABATO 7 GIUGNO, dalle ore 22.00
Malandragem (latin rock-reggae-electro/dub)
Tre pazzi avanti (folk-rock d'autore)
DOMENICA 8 GIUGNO, dalle ore 22.00
"TORNO SUBITO" - I musicisti orvietani ricordano Fernando "Pioggia" Maiotti e il suo mandolino
Whisky & Michele (Orvietan Hard Stornellation)
Intervento di Francesco Camuffo (Pres. ARCI Terni) all'interno dell'articolo del "venerdì di Repubblica" del 9 maggio 2014 su infanzia e adolescenza nei Circoli ARCI.
"rispetto a questa situazione, mutualismo e associazionismo suonano come parole di un'altra epoca? "Proprio per niente. Sempre più famiglie reagiscono alla crisi organizzandosi e collaborando per riempire gli spazi lasciati vuoti dal welfare tradizionale e dai drammatici tagli alla scuola" spiega Francesco Camuffo dell'Arci, l'associazione laica, ricreativa e culturale, più grande d'Italia, all'interno della quale è stata svolta una ricerca. "Il dato è stupefacente: in un solo anno di lavoro, il nostro gruppo nazionale Infanzia e Adolescenza ha ricevuto decine di adesioni al proprio Manifesto Pedagogico, consentendo oltre cento progetti per i minori elaborati grazie alla vecchia idea di mutuo soccorso. Si va dai doposcuola agli "spazi compiti", dai laboratori creativi ai comitati genitori, dal sostegno all'alfabetizzazione dei figli dei migranti al ripristino di spazi ricreativi, all'apertura di ludoteche, per un vero viaggio nell'Italia che non si arrende: Ravenna, Viterbo, Genova, Terni, Pisa, Langhe, Milano, Firenze... Progetti importantissimi, che di fatto collaborano al mantenimento delle strutture sociali ed evitano l'abbandono dei bambini a sé stessi, in particolare nelle periferie urbane. Ma manca ancora un riconoscimento istituzionale che faciliti la realizzazione di queste iniziative" (dal "Venerdì di Repubblica" del 9/5/2014 - pag. 54/55)
Lunedì 5 maggio la Carovana Antimafie si è fermata a Terni. Presso la Sala Consigliare di Palazzo Spada si è tenuta una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il "carovaniere" Rodolfo Ungheri, Tommaso Sabatini (ARCI), Stefano Mari (Libera) e Raffaella Chiaranti (CGIL). Era presente anche l'Assessore alla Cultura del Comune di Terni Simone Guerra. Nel corso della conferenza è stata illustrato il viaggio della Carovana e le iniziative sui temi della legalità organizzate dalle associazioni ARCI, Libera e CGIL nel territorio.
.
L'Arci non ha diffamato l'ex ministro Maroni.
Il Tribunale di Roma respinge il suo ricorso giudicando veritieri i fatti denunciati e ammissibili le critiche al suo operato
E' stata depositata ieri sera la sentenza con cui il Tribunale di Roma respinge la richiesta dell'ex ministro Maroni di perseguire l'Arci per diffamazione.
La vicenda risale al 2009, quando l'allora Ministro degli Interni citò in giudizio l'associazione per una dichiarazione del responsabile immigrazione Filippo Miraglia, rilasciata nel luglio del 2008, che Maroni giudicò lesiva della propria immagine e reputazione.
Nel comunicato stampa si faceva riferimento all'ordine impartito alle prefetture dal ministero dell'Interno di imporre ai dirigenti scolastici la schedatura degli studenti stranieri, con particolare attenzione ai minori rom, sinti e camminanti. L'Arci denunciò il carattere discriminatorio, razzista e persecutorio nei confronti delle minoranze etniche di questa misura, oltre che intimidatorio nei confronti dei dirigenti scolastici, degli insegnanti e delle famiglie dei ragazzi stranieri, e ne chiese l'immediato ritiro.
Il giudice, accogliendo le argomentazioni della difesa (le avvocate Cordaro e Sinopoli, dirigenti Arci), nella sentenza afferma che l'intento diffamatorio non esiste poiché la notizia pubblicata rispondeva a requisiti di verità e quindi rientrava nel diritto costituzionalmente garantito alla libertà di informazione. Mentre i termini adottati per censurare l'iniziativa del ministro vengono ritenuti consoni ai fatti denunciati e rientranti nel libero esercizio del diritto di critica, che ovviamente si fonda su interpretazioni soggettive. Secondo il giudice, le espressioni usate 'non fuoriescono dalla correttezza verbale' né possono ritenersi 'oggettivamente offensive o volgari'. Insomma, riconosciuti come veri i fatti denunciati, le espressioni come 'persecuzione' o 'volontà intimidatoria' vanno ritenute ammissibili e non perseguibile chi le ha utilizzate.
Una sentenza importante dunque, oltre che per il dispositivo (la non procedibilità contro l'Arci), anche e soprattutto per le motivazioni che giustificano tale decisione.
Un incoraggiamento per chi, come noi, si batte da sempre contro qualsiasi forma di discriminazione e per l'affermazione dei diritti di tutte e tutti, siano essi cittadini italiani o stranieri.
Roma, 15 maggio 2014