L'associazione di promozione sociale Intervalli è lieta di informare che, nell'ambito della manifestazione "Mischiamoci", l'intento di solidarietà volto al versamento dei proventi derivati dall'iniziativa promossa in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dei Migranti, che ha avuto luogo lo scorso 16 dicembre, è andato a buon fine.
E' stato infatti disposto a favore dell'associazione Arci Solidarietà un versamento di € 450, pari all'intera somma derivata dall'iniziativa di beneficienza "Mischiamoci. Ferentillo – Africa a Km.0".
La cifra è frutto di una partecipazione di oltre centotrenta persone all'evento "Mischiamoci" promosso da Intervalli in collaborazione con Altromercato, ARCI, Comune di Ferentillo, Proloco di Ferentillo e la Banda Musicale "Furio Miselli".
L'intero ricavato è stato devoluto a favore di Arci Solidarietà, che si è presa carico degli interventi di cura durante la permanenza degli immigrati, fuggiti dai luoghi della cosiddetta "Primavera Araba" nel 2011, e ospitati nel paese della Valnerina.
Un successo promosso dall'associazione Intervalli, ma ottenuto da quanti hanno sentito la tematica vicina ed hanno voluto dare un segnale concreto e di solidarietà. "Di certo un successo partecipato e attivo - ha commentato il Presidente dell'associazione Intervalli, Simone Scaccetti - entrambe prerogative che hanno mosso la nostra attività sin dai primi passi. Un segnale di grande fiducia che ci spinge a credere che la promozione di manifestazioni che colleghino il divertimento alla promozione del territorio incentivando la socialità e la condivisione, debbano entrare nella nostra agenda sempre più spesso".
Per informazioni circa la manifestazione "Mischiamoci. Ferentillo - Africa a Km 0" e le iniziative di Intervalli che avverranno in primavera - estate è possibile consultare il sito www.intervalli.org.
Servizio TG2 sulla fine dell'emergenza profughi, girato nelle strutture gestite da ARCI Terni
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Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci
e Licio Palazzini, presidente Arci Servizio Civile
Dopo la nuova sentenza del Tribunale di Milano del dicembre 2012 che ammette che gli stranieri possano fare il SCN, il Governo continua a escluderli.
"Infatti - lamentano Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci, e Licio Palazzini, presidente di Arci Servizio Civile - anche il recente bando per 100 posti con tre progetti in tre regioni prevede il vincolo della cittadinanza italiana".
Ci chiediamo perché il Ministero competente abbia lasciato passare tutto il 2012 senza attivare in sede parlamentare, ove pure sponde erano emerse, nessuna iniziativa che, modificando il quadro legislativo, o almeno con la produzione di un ordine del giorno, permettesse oggi di avviare sperimentazioni.
"Adesso - dicono Miraglia e Palazzini - opereremo assieme alle tante organizzazioni che sostengono l'accesso dei cittadini stranieri al servizio civile nazionale, perché il nuovo Parlamento e il nuovo Governo, assieme alla approvazione della legge che introduca nuovi criteri per ottenere la cittadinanza, facciano le necessarie modifiche legislative anche di recepimento delle sentenze e sia possibile con il primo bando utile avere cittadini stranieri nel servizio civile nazionale.
Dichiarazione di Francesco Camuffo *
Il test di ingresso approda alle scuole superiori. Non si tratta di una proposta, ma di un criterio ormai introdotto da diversi istituti per mettere un limite alle numerose domande di iscrizione, spesso in eccesso rispetto alla capienza dell'istituto prescelto.
Ma questa pratica selettiva, che si basa su capacità e attitudini, è assolutamente illegale, perché discriminatoria e in contrasto col diritto costituzionalmente garantito di accesso all'istruzione per tutti, tanto più nell'età dell'obbligo istituita proprio per garantite pari opportunità ai ragazzi provenienti da tutte le fasce sociali.
C'è il rischio, infatti, che si vada a un apartheid scolastica, con istituti di serie A che accoglieranno i più 'meritevoli' e istituti riservati a chi non viene ritenuto idoneo ad accedere al gotha dell'apprendimento.
Il rimedio al sovraffollamento nelle aule e alla carenza di personale non può essere questo. Non è ammissibile che l'assenza strutturale di fondi per le scuole le trasformi, da luoghi di emancipazione per tutti, in luoghi di selezione.
Ci uniamo quindi alle proteste di studenti, genitori e insegnanti. Adotteremo tutti gli strumenti necessari a fermare questa pratica che lede la Costituzione e snatura il ruolo della scuola pubblica.
* Resp. naz. ARCI Politiche per l'infanzia e l'adolescenza