
Dichiarazione di Francesco Camuffo *
Il test di ingresso approda alle scuole superiori. Non si tratta di una proposta, ma di un criterio ormai introdotto da diversi istituti per mettere un limite alle numerose domande di iscrizione, spesso in eccesso rispetto alla capienza dell'istituto prescelto.
Ma questa pratica selettiva, che si basa su capacità e attitudini, è assolutamente illegale, perché discriminatoria e in contrasto col diritto costituzionalmente garantito di accesso all'istruzione per tutti, tanto più nell'età dell'obbligo istituita proprio per garantite pari opportunità ai ragazzi provenienti da tutte le fasce sociali.
C'è il rischio, infatti, che si vada a un apartheid scolastica, con istituti di serie A che accoglieranno i più 'meritevoli' e istituti riservati a chi non viene ritenuto idoneo ad accedere al gotha dell'apprendimento.
Il rimedio al sovraffollamento nelle aule e alla carenza di personale non può essere questo. Non è ammissibile che l'assenza strutturale di fondi per le scuole le trasformi, da luoghi di emancipazione per tutti, in luoghi di selezione.
Ci uniamo quindi alle proteste di studenti, genitori e insegnanti. Adotteremo tutti gli strumenti necessari a fermare questa pratica che lede la Costituzione e snatura il ruolo della scuola pubblica.
* Resp. naz. ARCI Politiche per l'infanzia e l'adolescenza
Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci
e Licio Palazzini, presidente Arci Servizio Civile
Dopo la nuova sentenza del Tribunale di Milano del dicembre 2012 che ammette che gli stranieri possano fare il SCN, il Governo continua a escluderli.
"Infatti - lamentano Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci, e Licio Palazzini, presidente di Arci Servizio Civile - anche il recente bando per 100 posti con tre progetti in tre regioni prevede il vincolo della cittadinanza italiana".
Ci chiediamo perché il Ministero competente abbia lasciato passare tutto il 2012 senza attivare in sede parlamentare, ove pure sponde erano emerse, nessuna iniziativa che, modificando il quadro legislativo, o almeno con la produzione di un ordine del giorno, permettesse oggi di avviare sperimentazioni.
"Adesso - dicono Miraglia e Palazzini - opereremo assieme alle tante organizzazioni che sostengono l'accesso dei cittadini stranieri al servizio civile nazionale, perché il nuovo Parlamento e il nuovo Governo, assieme alla approvazione della legge che introduca nuovi criteri per ottenere la cittadinanza, facciano le necessarie modifiche legislative anche di recepimento delle sentenze e sia possibile con il primo bando utile avere cittadini stranieri nel servizio civile nazionale.
di Carla Dolci
Sabato 23 febbraio 2013 si è svolta la prima edizione ternana della "Cena al buio" organizzata dall' UNIONE ITALIANA CIECHI E IPOVEDENTI in collaborazione con il BEST WESTERN GARDEN HOTEL che ha messo a disposizione i locali aderendo a tale iniziativa.
"E' stato fatto un attento lavoro di preparazione per la cena; insieme agli amministratori dell' UNIONE ITALIANA CIECHI di Rimini e noi di Terni, abbiamo dovuto valutare l'idoneità dei locali, dall'oscurazione delle stanze ai percorsi dove dovevano passare i camerieri non vedenti con i carrelli per il servizio" ci spiega Daniele Maccaglia, ragazzo che fa parte dell'associazione ternana.
Ed infatti il lavoro è stato arduo; sono stati necessari diversi sopralluoghi per preparare la sala ristorazione dove si è svolta la cena, si sono dovute coprire tutte le fonti di luce, assicurarsi che dalla cucina non passasse luce alla sala attraverso la porta, modificare la disposizione del mobilio e dei tavoli affinchè anche coloro che già conoscevano il posto non potessero basarsi sulla memoria, assicurarsi che ci fosse lo spazio necessario per permettere ai tre camerieri di poter servire ai tavoli senza complicazioni.
Servizio TG2 sulla fine dell'emergenza profughi, girato nelle strutture gestite da ARCI Terni
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